Il tradizionale modello economico lineare si basa sullo schema “estrarre, produrre, utilizzare e gettare”, che presuppone la disponibilità di quantità di risorse facilmente reperibili, a basso costo ed in quantità ritenuta inesauribile. Il modello circolare, viceversa, si basa su uno schema ecosostenibile di produzione e consumo che implica condivisione, prestito, riutilizzo, riparazione, ricondizionamento e riciclo dei materiali e prodotti, estendendone al massimo il ciclo di vita e riducendo i rifiuti al minimo. Ciò impatta sul lavoro del buyer tra l’altro per la selezione dei fornitori, la definizione dei requisiti di prodotto e, soprattutto, un approccio completamente nuovo in cui i rifiuti divengono una risorsa da valorizzare.
La transizione verso l’Economia Circolare è in atto in tutti i settori industriali e comporta un adeguamento delle strategie e degli obiettivi aziendali. Per tenere il passo con questo trend occorre adeguare l’organizzazione, partendo dall’acquisizione delle necessarie competenze.
OBIETTIVI
• Capire cos’è l’Economia Circolare, dare consapevolezza della trasformazione in atto, esaminare come cambiano i modelli di business e le implicazioni nell’operatività delle funzioni aziendali.
• Evidenziare come l’adozione del modello circolare in azienda dia centralità al ruolo dei buyer nell’aumentare la competitività e la sostenibilità del business.
PRINCIPALI TEMI TRATTATI
- Sostenibile, Circolare, Green: capire e orientarsi tra le varie definizioni
- I modelli di business canonici dell’Economia Circolare: definizione, esempi e contesti applicativi
- Come potrebbe cambiare il business model della tua azienda: un nuovo modo di intendere il consumo
- Evoluzione dell’organizzazione aziendale
- Ruoli e dei rapporti con gli stakeholder con l’adozione del modello circolare
- Il buyer (primo) attore del cambiamento: dal coinvolgimento in fase di progetto alla supplier selection.
- Ricerca di nuove partnership: lavorare in rete
- Come cambia il lavoro del buyer: esempi applicativi
- New Green Deal: la circolarità priorità per l’UE